“Cappello Matto” di Sara Pieressa è un brano che mescola realtà e immaginazione, affrontando con creatività il tema delle fragilità personali. La canzone è profondamente autobiografica e usa l’immagine simbolica del “cappello matto” per rappresentare la necessità di un pizzico di follia per sopravvivere alle sfide della vita. L’artista, attraverso prospettive diverse, riflette sulle profondità della vita, suggerendo che la realtà può essere distorta come in una fabbrica di sogni, dove fantasia e verità si mescolano continuamente. L’atmosfera del brano richiama un senso di leggerezza e complessità allo stesso tempo, invitando l’ascoltatore a riflettere su come la vita possa essere vissuta come “una bomba a orologeria” e come a volte indossare un semplice cappello possa portare una nuova visione delle cose. Musicalmente, il pezzo unisce sonorità pop con sfumature malinconiche, tipiche dello stile di Sara Pieressa, che continua a esplorare temi profondi nei suoi lavori, come già aveva fat
Frequencies from Nowhere La vera forza di "Frequencies from Nowhere" sta nella capacità del duo di amalgamare diverse sonorità, costruendo un equilibrio perfetto tra potenza e melodia. Parti di chitarra granitche, tipiche del rock anni ’80, si intrecciano con tastiere elettroniche e sintetizzatori che richiamano sonorità più contemporanee. Questa fusione crea un sound dinamico e avvolgente, capace di alternare momenti di grande intensità a passaggi più intimi e riflessivi. Nasce così il sound degli stArt. Arriviamo all’album. Il disco si apre con "Dream", una intro enigmatica che condurrà l'ascoltatore ad essere catapultato nel “nulla”. Da li si entra nel vivo con "Silence for You", una traccia che mette subito in evidenza l'approccio compositivo degli stArt: un inizio lento e riflessivo che si evolve in un crescendo di suoni potenti. Brani come "Dark" e "Break Me Down" enfatizzano la capacità del duo di mescolare riff di chi